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ABOUT PANTANAL

Il Pantanal è il secondo ecosistema al mondo per grandezza, dopo la vicina Amazzonia, ed è la più grande pianura alluvionale interna del mondo che, con i suoi quasi 230.000 kmq, si estende nel centro dell'America meridionale fra gli stati di Bolivia, Paraguay e Brasile.
La parte brasiliana del Pantanal, con 140.000 kmq circa, è di gran lunga la più estesa, e si divide a sua volta negli stati di Mato Grosso e Mato Grosso do Sul.
Per quel che riguarda il Mato Grosso la principale via di accesso al Pantanal è Poconè, definita la capitale del Pantanal, la quale segna l'inizio della Transpantaneira, l'unica strada che penetra nel cuore del Pantanal; l'altro accesso, di però minore importanza, é Caceres, vicino al confine boliviano.
Il Pantanal è caratterizzato da una stagione secca e una stagione delle piogge, l'alternarsi di questi due periodi fa cambiare radicalmente il panorama circostante e la presenza-visibilità di talune specie animali e floreali rispetto ad altre.
La stagione delle piogge inizia verso novembre, quando l'acqua del fiume Paraguay e dei suoi affluenti inizia a straripare inondando tutta la regione, e termina verso maggio, quando il fiume rientra nel suo letto e l'acqua lascia il posto ad una vegetazione tipica della savana africana.
Questo particolare ed unico ecosistema esiste grazie alle sue caratteristiche morfologiche, essendo una immensa pianura contornata da montagne che ne delimitano i confini e dalle quali ne riceve l'abbondante acqua attraverso i loro fiumi.
E' in questo avvincente e simbiotico ambiente che si trovano Chapada dos Guimaraes, una località caratterizzata da altipiani di roccia rossa, con canyon e cascate, immersi nella rigogliosa foresta, e Nobres, affascinante luogo ove fluttuare in acquari naturali mozzafiato, sorgenti immacolate e rilassarsi godendo di cascate considerate fra le più belle al mondo.
La vegetazione del Pantanal, con le sue 1700 specie di piante, è una mescolanza di savana, foresta, prateria e caatinga (vegetazione semiarida formata da cactacee ed arbusti, tipica del Sertao).
Sotto l'aspetto faunistico ricordiamo che il Pantanal vanta la più alta concentrazione di fauna del Nuovo Mondo e che nella zona sono presenti circa 650 specie di uccelli, 80 specie di mammiferi, 50 specie di rettili e 260 specie di pesci.

Fra gli uccelli più caratteristici della zona menzioniamo aquile, aironi, falchi, nibbi, poiane, picchi, sparvieri, ibis, pappagalli di varie specie (fra cui il raro Ara giacinto), il jabirù (simbolo del Pantanal), tucani di varie specie, colibrì, martin pescatori, cicogne, struzzi, ecc...
Scimmie di varie specie, capibara, volpi, lupi dalla criniera, tapiri, pecari, armadilli, cervi, procioni, formichieri, lontre giganti, ocelot e giaguari sono solo alcune delle specie di mammiferi che si possono incontrare nella zona; caimani, anaconde e iguane sono le principali specie di rettili presenti.
Come per l'Amazzonia la presenza della natura la fa assolutamente da padrona in questa regione, ma a differenza della più famosa vicina, il Pantanal è caratterizzato da una più facile accessibilità, grazie alla Transpantaneira, una strada non asfaltata ma di facile percorribilità che attraversa tutto il Pantanal Matogrossense, quindi gli spostamenti risultano più semplici; minor presenza di insetti "fastidiosi" e pericolosi (come zanzare, formiche o ragni) e, soprattutto, una visibilità della fauna assolutamente incomparabile, dove anche il visitatore più disattento non può non vedere le meraviglie che gli si presentano sotto gli occhi.
Le principali fonti di sostentamento per la regione sono l'ecoturismo e l'allevamento (il bestiame vive per lo più in armonia con la fauna selvatica); è presente un' attività di estrazione aurifera.
Indicare il periodo migliore per visitare il Pantanal risulta un compito molto arduo perché, come già detto, la zona è caratterizzata da due stagioni differenti, entrambe molto affascinanti, quindi dipende da ognuno di noi cosa cerca nel proprio viaggio. Ad esempio, se uno predilige la visione e lo studio di caimani o di mammiferi semiacquatici, come tapiri o capibara, il periodo migliore è fra luglio e ottobre, nella stagione secca, quando nelle poche pozzanghere di acqua rimaste si riversano decine e decine di questi animali; viceversa, se uno predilige lo studio e l'incontro di mammiferi la stagione umida è sicuramente più redditizia perché gli animali si accalcano nelle oasi di terra concesse dalle acque (capoes).




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